16 Dic, 2019

Il cateterismo CARDIACO

16 Dic, 2019

Durante il cateterismo cardiaco, un catetere (tubo sottile e flessibile) viene introdotto in un vaso sanguigno e avanzato delicatamente fino al cuore per eseguire alcuni esami utili a evidenziare un’eventuale malattia delle arterie coronarie.
Durante l’intervento Le verrà iniettato un anestetico locale per rendere insensibile la zona di introduzione del catetere.
Durante il trattamento Lei resterà sveglio. Una cannula-introduttore (un tubicino) viene inserita nel vaso sanguigno e in quel momento Lei potrebbe avvertire una sensazione di leggera pressione che dovrebbe scomparire presto.
Il catetere viene introdotto, attraverso la cannula-introduttore, nel vaso sanguigno e sospinto delicatamente verso il cuore dal medico, che ne controlla l’avanzamento su un monitor. Mentre il catetere procede attraverso il vaso sanguigno, Lei non dovrebbe avvertire alcun dolore.
Un liquido di contrasto sensibile ai raggi X viene iniettato attraverso il catetere. In questo modo il medico può
osservare l’arteria su un angiogramma (una radiografia).
Le potrebbe essere richiesto di trattenere il fiato e potrebbe percepire una vampata di calore lungo tutto il corpo per circa 10 secondi. Dopo l’iniezione, potrebbe esserLe chiesto di tossire.
Il catetere potrebbe venir introdotto in un’arteria del braccio, del polso o dell’inguine, nelle cosiddette zone di introduzione.

Testi redatti da
Dott. Silvio Klugmann, cardiologo, direttore dipartimento cardiocircolatorio “De Gasperis”
Ospedale Niguarda di Milano
Dott. Stefano Tondi, cardiologo emodinamista, responsabile Unità Emodinamica Cardiologia

Nuovo Ospedale S.Agostino-Estense di Modena

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