16 Dic, 2019

Risonanza Magnetica

16 Dic, 2019

COS’È?
La Risonanza Magnetica Cardiaca, nota anche come CardioRM, consente un’esplorazione totalmente non invasiva del cuore fornendo una qualità d’immagine assolutamente irraggiungibile con i metodi tradizionali.

A COSA SERVE
La tecnica usa campi magnetici ed impulsi a radiofrequenza per produrre immagini rappresentative del cuore non utilizzando, a differenza della radiologia convenzionale, radiazioni ionizzanti (raggi-X) dannose per l’organismo. Nei casi in cui è richiesto l’uso del mezzo di contrasto non si registrano particolari effetti collaterali come può accadere con i mezzi di contrasto iodati usati in radiologia.

Il tomografo a risonanza magnetica è formato da un tavolo porta paziente e dal magnete, che somiglia ad un grande cilindro aperto da entrambi i lati per permettere il passaggio dell’aria e della luce al suo interno. Per alcune affezioni (quali malattie della aorta, pericardite costrittiva, malattie congenite, ecc.), può essere considerata l’esame di riferimento.


COME SI ESEGUE
L’esame viene eseguito posizionando il paziente dentro il magnete. Non costituiscono controindicazione gli stent intracoronarici, i punti metallici sternali, le protesi meccaniche valvolari.
Le uniche vere controindicazioni sono rappresentate dalle clip vascolari cerebrali, dai pace-maker, e dalle protesi acustiche.
Nelle fasi di acquisizione delle immagini è necessario rimanere fermi in espirazione forzata per breve tempo. Per evitare i fastidi provocati dal rumore della macchina il paziente è fornito di cuffia attraverso la quale è possibile ascoltare musica e rimanere in contatto con gli operatori. Un esame completo dura in media 45-50 minuti.


A CHI SI FA
In primo luogo ai pazienti con cardiomiopatie congenite per eseguire valutazioni della forma e della funzione delle cavità, consentendo un attento studio dei flussi cardiaci. La metodica, inoltre, si rivela molto efficace per lo screening, la diagnosi ed il controllo delle malattie aortiche. L’esame può essere utile, inoltre, nella valutazione della malattia cardiaca ischemica per determinare la morfologia ventricolare, la perfusione del miocardio ed il flusso delle arterie coronarie.

«
»