12 Dic, 2019

Il Colesterolo

12 Dic, 2019
PREZIOSO ALLEATO O TERRIBILE NEMICO

Il troppo stroppia
Ben si presta questo proverbio al colesterolo: perché se questo grasso è necessario per il corpo,un suo eccesso nel sangue è molto pericoloso per l’organismo,in particolare per il cuore e i vasi sanguigni che lo irrorano, cioè le arterie coronarie. Il colesterolo depositato al loro interno è il componente principale delle placche aterosclerotiche. Col tempo queste placche si ingrandiscono e, riducendo il diametro delle arterie,limitano la quantità di sangue e di ossigeno in arrivo al cuore, fino a portare all’infarto.

Ma il colesterolo serve, ecco perché!!
E’ uno dei cardini per la costruzione delle membrane cellulari, in particolare di quelle del sistema nervoso.
E’anche grazie al colesterolo che la cellula può effettuare costantemente invisibili scambi con l’ambiente che la circonda. Contribuisce a formare alcuni ormoni, come il testosterone e gli ormoni estrogeni nella donna, oppure gli ormoni prodotti dalla zona corticale del surrene, una piccola ghiandola che si trova sopra il rene.
Consente di formare correttamente gli acidi biliari, “ingredienti” della bile necessari all’apparato digerente per una corretta digestione ed assimilazione dei grassi che introduciamo con gli alimenti. Aiuta a produrre la vitamina D, fondamentale per assorbire il calcio nell’intestino e quindi renderlo disponibile per mantenere forti le ossa.

Buono o cattivo?
Il colesterolo non si scioglie in acqua, quindi non può viaggiare libero nel sangue. Per circolare nel prezioso liquido ha bisogno di speciali “vagoni”, che si chiamano lipoproteine. Queste non sono tutte uguali, ma sono più o meno dense, quindi diverse per la loro capacità di rappresentare un pericolo per le arterie.

Il colesterolo cattivo
E’ quello contenuto nelle lipoproteine a bassa densità (LDL), che lo trasportano ai vari tessuti.
Il colesterolo trasportato dalle LDL può accumularsi nella parete delle arterie formando la placca tipica dell’aterosclerosi. Anche elevati livelli di trigliceridi nel sangue possono favorire la sua produzione, perché la loro presenza stimola la produzione dei precursori delle LDL, chiamati VLDL.

Il colesterolo buono
Si lega alle HDL (lipoproteine ad alta densità). Queste hanno il compito di trasportarlo fuori dai vasi e verso il fegato,dove viene eliminato. Le HDL sono quindi una sorta di “spazzino” dei vasi sanguigni e svolgono azione protettiva per le arterie, che vengono “ripulite” dal colesterolo in eccesso.

I valori ideali
Il colesterolo totale non dovrebbe superare i 200 milligrammi per decilitro. Quello LDL non dovrebbe superare 130 milligrammi/decilitro nelle persone sane, mentre i valori dovrebbero essere inferiori a 100 milligrammi/decilitro nelle persone che presentano altri fattori di rischio cardiovascolare, come ipertensione o diabete.
Il colesterolo HDL non dovrebbe mai scendere sotto i 30-40 milligrammi per decilitro.

Parola d’ordine: tienilo sotto controllo!
Quando il colesterolo totale è elevato una sua riduzione del 25% dimezza il rischio di infarto.
Bastano queste semplici cifre per capire quanto sia importante che tu tenga sotto controllo il colesterolo totale e le sue frazioni LDL e HDL.
Per abbassare le prime, dannose, ed innalzare le seconde che puliscono le arterie, devi in primo luogo fare attenzione alle tue abitudini alimentari.

La dieta intelligente
Quando i valori della colesterolemia sono alti,la riduzione dell’introito del colesterolo con i cibi rappresenta la prima misura da assumere.
In particolare, ecco le regole principali della dieta:

  • Abbassa l’introito di calorie in caso di soprappeso, per ricondurre il peso corporeo a valori ottimali
  • Riduci i grassi saturi che facilitano l’aumento di colesterolo nel sangue; sono contenuti soprattutto negli alimenti di origine animale come carni grasse, latte intero, formaggi e burro.
  • Utilizza condimenti di origine vegetale, come l’olio extravergine di oliva, che secondo alcuni studi può anche indurre un lieve incremento del colesterolo HDL
  • Limita la carne e le uova (non più di due la settimana). Meglio il pesce come fonte proteica, perché ricco di acidi grassi omega-3 ad azione protettiva
  • Con suma regolarmente proteine vegetali (fagioli, ceci ed altri legumi) che sono ricche di fibre alimentari e riducono l’assorbimento del colesterolo da parte dell’intestino
  • Mangia almeno tre volte al giorno una porzione di frutta e verdura fresca

Le altre armi preventive
Oltre alla dieta, che deve mirare al calo dell’introduzione del colesterolo e al raggiungimento di un peso accettabile in chi è in soprappeso, hai altre possibilità per combattere l’eccesso di colesterolo nel sangue.

Muoviti regolarmente
L’esercizio fisico, oltre a favorire il calo di peso, rappresenta l’unico sistema scientificamente dimostrato per aumentare nel tempo la sintesi di colesterolo HDL ad azione protettiva.
L’attività fisica – da realizzarsi per almeno mezz’ora quattro o più giorni la settimana – porta inoltre ad un abbassamento del colesterolo totale. Con un’unica “mossa”, quindi, si riesce a dare doppio scacco al colesterolo che minaccia le arterie.

Se necessario, assumi medicinali
Nel caso in cui il medico lo ritenga necessario, può prescrivere farmaci che abbassano il colesterolo agendo su un particolare enzima, chiamato HMG-CoA. Dietro questa sigla c’è un naturale regolatore della produzione di colesterolo da parte del fegato.
Questi farmaci, che agiscono su di esso, ti aiutano a mantenerlo entro limiti accettabili: si chiamano statine, e vanno assunti esclusivamente su prescrizione medica. Il trattamento con statine è in grado di ridurre il rischio cardiovascolare sia in prevenzione primaria, cioè nelle persone sane, sia in prevenzione secondaria, cioè negli individui che hanno già avuto un infarto.

Le alleanze pericolose
Un maschio di 50 anni che ha livelli di colesterolo pari a 250 milligrammi per decilitro, ha una probabilità di andare incontro a un evento coronario di poco superiore al 10%, ma lo stesso uomo, se fuma ed ha la pressione alta, oltre a valori di colesterolemia aumentati, presenta un rischio di ammalarsi nei dieci anni successivi pari a circa il 25% ! Nel sesso femminile accade qualcosa di simile. Se, in una donna di 50 anni, la colesterolemia è a 250 milligrammi per decilitro, il rischio di infarto o ictus nei dieci anni successivi non supera il 7% Ma se la stessa donna è anche ipertesa e fumatrice si sale al 17%

Queste percentuali emergono dai principali studi condotti su ampie popolazione in tutto il mondo e definiscono con grande precisione la “strategia” delle alleanze che attaccano quotidianamente il muscolo più importante del corpo umano: il cuore.
Non credere quindi che sia sufficiente fare attenzione solamente al colesterolo.
Esistono altri potenziali nemici che non puoi dimenticare o sottovalutare. Oltre a colesterolo elevato, fumo e ipertensione, anche obesità, sedentarietà e stress eccessivo possono aumentare i pericoli per il cuore.
Per non parlare dei fattori di rischio non modificabili, come la predisposizione genetica presente in chi ha avuto genitori o fratelli colpiti da infarto già prima dei 65 anni. Per questi fattori (età, sesso,familiarità), purtroppo, non puoi fare nulla, puoi invece fare molto per gli altri.

Testo redatto da:

  • dott. Lorenzo Calò – Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università degli Studi di Padova
  • dott. Francesco Casentino- Divisione di Cardiologia, II Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Policlinico S. Andrea
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